Seconda Parte

LA MITICA KOP

Nel 1990 venne dato finalmente il via ai lavori che prevedevano l’abbattimento del vecchio Kemlyn Road Stand e la costruzione di una nuova tribuna su due piani a sbalzo. Il progetto, che per motivi di spazio prevedeva l’acquisto ed il conseguente abbattimento da parte della società delle case sull'omonima strada, nato già tra la fine degli anni 70 e l'inizio anni 80, fu sospeso per il rifiuto da parte delle sorelle Giovanna e Nora Mason di vendere la loro proprietà. Alla morte di una delle due, anche l’altra decise di abbandonare la casa così da permettere finalmente, con dieci anni di ritardo, l’inizio dei lavori.

Il 1° Settembre 1992, in concomitanza con la ricorrenza del centenario della fondazione della società, alla presenza dell’allora presidente dell’UEFA Lennart Johansson, venne inaugurata quella che ancor oggi è il Centenary Stand, tribuna coperta su due livelli dalla capienza di 11.762 spettatori: 4.600 sul livello superiore, 6.814 su quello inferiore, più 348 posti disponibili nei Corporate Box, suite riservate a dirigenti ed ex giocatori, le quali sono dotate di TV, mini cucina ed altoparlante integrato che può escludere o meno il rumore della folla. All’interno del Centenary Stand si trovano bar e ristoranti come la Champion Suite, disponibili non solo nei giorni che prevedono gli incontri del Liverpool FC ma durante tutta la settimana, con possibilità di noleggio per feste o funzioni private, utilizzati sovente per le riunioni interne del club e spesso frequentati da ex giocatori.

Il 30 Aprile 1994, il Liverpool FC (agli ordini di Roy Evans e con la seguente formazione: James, Nicol,
Ruddock, Dicks, Jones, Whelan, Barnes, Clough, Redknapp, Rush, Fowler) di fronte a 44.339 spettatori scese in campo per l’ultima volta davanti a quella che per anni fu il suo cuore pulsante, la gradinata che “da sola poteva risucchiare il pallone in rete“ quando i Reds attaccavano sotto la sua porta: la leggendaria Kop.

Fu la fine di un era, non solo per Anfield ma per tutto il movimento calcistico britannico; il già citato rapporto Taylor stabilì norme ferree per la sicurezza negli stadi alle quali anche la casa del Liverpool FC dovette sottostare.

Per la cronaca, la partita vide la sconfitta del Liverpool FC per 0 a 1 ad opera del Norwich City, con rete di Jeremy Goss al 35' del primo tempo e con i Reds incapaci per tutto il secondo tempo, attaccando proprio sotto la Kop, di regalare un'ultima rete alla loro vecchia gradinata. In quella occasione comunque, l’incontro passò in secondo piano: la folla che gremì Anfield ed i calciatori stessi erano tutti lì per lei, per rendere omaggio a quella curva che cambiò il modo di seguire una partita di calcio, la madre di tutte le curve.

Fu una gran festa che vide la presenza di molti ex giocatori ed ex dirigenti del Liverpool FC, con la gente che continuò a cantare e ad ondeggiare, come era solita fare, fino a due ore dopo che l’arbitro aveva decretato la fine dell’incontro.

Oggi il Kop Grandstand è una tribuna coperta con tutti posti a sedere, capace di contenere 12.409 spettatori, con 9 posti riservati ai disabili, la più grande gradinata ad un solo livello in tutta Europa malgrado il più che dimezzamento della propria capienza. La passione comunque rimane immutata, il suo calore sempre ben palpabile anche se, con l’introduzione dei seggiolini e la conseguente riduzione della sua capacità, si è ovviamente perso un po’ il fascino di quelle che erano le vecchie e mitiche terraces. Il suo ruolo nello ambito del tifo a Liverpool è sempre fondamentale: è da lì che partono tutti i cori che sostengono la squadra e che rendono Anfield, ancor oggi, uno degli stadi più rumorosi e calorosi a livello mondiale.

All’ interno della Kop, sono situati il Reducate Center (una sala attrezzatissima dove i bambini possono apprendere e migliorare le proprie conoscenze sul Liverpool FC), l’Anfield Store (uno dei tre negozi ufficiali presenti a Liverpool: gli altri due sono situati nel centro della città, uno il Liverpool One in South John Street 7, l’altro il Williamson Square al numero 11 della medesima piazza), ma soprattutto il Museo: una serie di sale dove in pratica è racchiusa tutta la storia del Liverpool FC, una stupenda mostra di antichi cimeli che vanno dalla prima maglia usata dalla squadra alla ultima coppa conquistata in occasione della finale di Champions League giocata il 25/05/2005 all’Ataturk di Istanbul contro il Milan e terminata con la vittoria del Liverpool per 6 a 5 dopo i calci di rigore e che vide i Reds capaci di una fantastica rimonta dopo che il primo tempo si era chiuso con il Milan in vantaggio per tre reti a zero.

Dal 4 Dicembre 1997, nell’antistadio sotto la Kop, trova posto una magnifica statua in bronzo alta 2,5 mt. e del peso di 750 Kg, poggiata su un basamento di granito rosso scozzese sul quale è posta la scritta “Ha reso il popolo felice”, raffigurante Bill Shankly in una sua celebre posa ricavata da una sua vecchia foto che lo ritrae festante sotto la Kop dopo la vittoria del campionato del 1973. In quella occasione il grande Manager raccolse una sciarpa lanciata da un giovane tifoso ed ammonendo un poliziotto che gli stava di fianco intento a prenderla a calci, disse la celebre frase “Per voi sarà solo una sciarpa ma per ciascuno di questi ragazzi è la vita”.

Alla cerimonia di inaugurazione, tra le numerosissime persone presenti, tanti ex calciatori che militarono nel Liverpool sotto la gestione di Shankly, tra i quali Ron Yeats (che scoprì la statua), Tommy Lawrence, Chris Lawler, Gerry Byrne, Willie Stevenson, Ian Callaghan, Roger Hunt, Ian St. John e Peter Thompson.
L’ultima opera (anche se non certo per importanza) presente sotto la Kop, è il Paisley Gateway, ingresso principale della gradinata sulla Walton Breck Road, inaugurato l’8 Aprile 1999 in onore dell’altro grandissimo Manager del Liverpool FC, Bob Paisley appunto, capace di portare ad Anfield la bellezza di 3 Coppe dei Campioni (tuttora unico in Europa riuscito nell’impresa), 1 Coppa Uefa, 6 titoli di Campioni d’Inghilterra e 3 Coppe di Lega. Degno successore di Bill Shankly, fu capace di completare al meglio l’opera del suo illustre predecessore.

La cancellata in ferro battuto è alta 4,5 mt. e pesa oltre due tonnellate, tanto che si sono dovute rafforzare le fondamenta per poterne sorreggere il peso. Essa riporta sui due portoni gli stemmi della città natale e quella adottiva di Paisley, Hetton le Hole e Liverpool, un motore a vapore segno del ruolo che ebbe la zona ai tempi della rivoluzione ferroviaria nel primo caso, il Liverbird simbolo della città e della squadra nel secondo. Sui pilastri in mattone che sorreggono la cancellata, due rilievi in bronzo raffiguranti uno il volto del Manager, l’altro l’elenco delle onorificenze portate dallo stesso al Liverpool FC.

L’ultima modifica allo stadio di Anfield è stata effettuata nel 1998 quando l’Anfield Road Stand è stato trasformato in una tribuna a due piani. Inizialmente il progetto prevedeva l’innalzamento della nuova tribuna fino ad arrivare ad un altezza pari a quella del Centenary Stand, ma i piani, in fase di costruzione, dovettero essere ridimensionati.

L’attuale tribuna, tutta coperta e con soli posti a sedere, oggi può contenere 9.074 spettatori (2.654 sul piano superiore, 6.391 su quello inferiore) ed include un settore di 2.000 posti, sul lato del Main Stand, riservato ai sostenitori della squadra ospite, mentre 29 sono gli spazi riservati alle persone disabili.
Nel 1999 vennero aggiunti dei pali di sostegno per dare maggiore stabilità al secondo livello, precauzione presa dopo la disputa della partita d’addio al Liverpool FC dell’ex capitano e manager Ronnie Moran, giocata di fronte a 33.300 spettatori dai Reds contro il Celtic guidato dal grande Kenny Dalglish. Dopo l’incontro, furono numerosissime le segnalazioni giunte alla società da parte di persone presenti, che si lamentavano dell’eccessivo ondeggiamento del nuovo stand. I lavori per la sicurezza dello stand vennero prontamente eseguiti in modo da renderlo agibile per l’inizio della stagione successiva.
Dal 2005 l’ingresso ad Anfield avviene tramite una smart card, la radio frequency identification (RFID) che ha sostituito il più tradizionale ma ormai vecchio sistema di presidio a tutti gli 80 tornelli che sono situati agli ingressi dello stadio.

Nel corso di una giornata che prevede incontri di calcio, gli addetti allo stadio vengono affiancati da personale proveniente da Melwood, centro di proprietà del Liverpool FC dove vengono svolte le giornaliere sedute d’allenamento, i quali tra gli altri lavori svolgono anche quello del ripristino del terreno di gioco una volta terminata la partita. In totale gli addetti variano da 400 a 420 a secondo dell’importanza dell’incontro. 65 sono gli agenti di polizia; vi è inoltre la presenza di un medico, di due squadre di paramedici e di 40 infermieri, addetti alle tre ambulanze di St. John ed alle quattro sale di pronto soccorso presenti all’interno dello stadio.

Un sistema di allarme antincendio collegato ai vigili del fuoco del Merseyside, porte ad apertura elettronica e telecamere a circuito chiuso, dentro e fuori dallo stadio, completano il piano sicurezza di Anfield.

Phil Neal
 
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Ronnie Whelan
 
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Ian Rush
 
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Sami Hyypiä
 
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