Michael Owen
Poche volte nuovi giocatori emergenti riuscirono a portare un tale fervore tra le fila della Kop come nel caso di Michael Owen.
Data la sua eccellente performance nella prima vittoria in assoluto per il Liverpool della FA Youth Cup nel 1995-96, i fan non videro l’ora di ammirare il suo talento nella prima squadra. Dovettero aspettare quasi un anno visto che la scelta di Roy Evans in attacco ricadde su Stan Collymore e Robbie Fowler. Tuttavia con la sospensione di quest’ultimo, nonché la paura di perdere il titolo, decise finalmente di rischiare qualcosa nella penultima partita della stagione a Selhurst Park.
Al 58°, avendo ormai due gol di svantaggio, Evans sostituì Patrik Berger. Sedici minuti più tardi Owen, dinanzi a 20.016 scommettitori fortunati, mise a segno il primo dei suoi 158 gol nel Liverpool. A soli 17 anni e 143 giorni, la rete gli valse il titolo di cannoniere più giovane di sempre a segnare per i Reds (battendo il gol di Jimmy Melia del 1955 contro il Nottingham Forest, il quale aveva 18 anni e 46 giorni).
Nonostante i migliori sforzi del ragazzino, i Reds non riuscirono a ritornare in partita del tutto, e costituì quindi la pietra tombale del campionato. Owen proseguì segnando a raffica durante il suo primo campionato disputato dall’inizio alla fine prima di lasciare tutti a bocca aperta con il suo gol capolavoro contro l’Argentina nella Coppa del Mondo 1998.
Per sei anni, o meglio 297 partite, fu il talismano del Liverpool prima di trasferirsi in Spagna al Real Madrid. Owen raggiunse l’apice della sua carriera ad Anfield nel 2001 quando fu coronato “Giocatore Europeo dell’Anno” dopo aver conquistato la FA Cup, la League Cup e la FA Community Shield.