1986: Il Double
Il Liverpool Football Club diede il via alla stagione 1985/86 sotto una nube gigante. Gli eventi dell’Heysel di soli quattro mesi prima avevano coperto Anfield di vergogna, ma quella nube grigia avrebbe avuto un glorioso rivestimento d’argento.
Sotto la grande guida di Kenny Dalglish, nel doppio ruolo di giocatore/allenatore, i Reds vinsero la sfida contro i campioni in carica dell’Everton e si laurearono campioni d’Inghilterra per la 16esima volta.
Fu proprio un goal di King Kenny a chiudere il discorso titolo, il 3 maggio a Stamford Bridge e, con la Premier in tasca, il Liverpool era vicino al suo primo double campionato-FA Cup quando, la settimana successiva, scese in campo a Wembley per la finale di coppa.
L’ambizioso Norwich, che militava in Second Division, lo spauracchio Chelsea, il fortissimo York, un Watford inspirato da John Barnes ed un ostinato Southampton erano stati sconfitti dai Reds nel loro cammino verso la finale ed ora solo i vicini dell’Everton stavano tra il Liverpool ed un posto nel libro dei record.
Come la finale di Milk Cup giocata tra le due compagini rivali della Mersey due anni prima, si trattava di un’occasione da assaporare. Reds e Blues stavano fianco a fianco dietro le famose torri gemelle di Wembley e, intorno al famoso vecchio stadio, risuonava con orgoglio il canto «Merseyside, Merseyside».
Ian Rush (giocatore del LFC 1980-87 e 1988-96): “Era un’occasione ancora più speciale, perché l’FA Cup era l’unico trofeo che il Liverpool non aveva portato a casa negli ultimi dodici anni. Il fatto che in finale avremmo affrontato i rivali cittadini dell’Everton aggiunse ancora più pepe. Fin da quando entrambi avevamo vinto in semifinale, la Merseyside era in uno stato di selvaggia eccitazione all’idea di una finale del genere.”
Alan Hansen (giocatore e capitano del LFC 1977-1991): “A mano a mano che Wembley si avvicinava, io mi sentivo prosciugato. Non so se tutto era stato preparato per la grande occasione, ma io in breve mi ero ridotto allo stremo delle forze.”
Jan Mølby (giocatore del LFC 1984-96): “Anche se avevo saltato l'ultima partita contro il Chelsea in campionato per problemi fisici, sentivo comunque che Kenny mi avrebbe messo in campo, cosa che poi fece. Mi sentii nervoso per tutta la settimana prima del grande giorno, ma non il giorno stesso.”
Ian Rush: “Anche se noi stavamo inseguendo il fantomatico double, sentivo che tutta la pressione del pre-partita era sull’Everton. Noi avevamo già un trofeo con su scritto il nostro nome, ma se loro avessero perso a Wembley, non avrebbero avuto nulla da mostrare in quella stagione.”
Il Liverpool fece fatica ad entrare in partita e l’Everton colpì alla prima occasione. Il passaggio in profondità di Peter Reid liberò Gary Lineker, capocannoniere della stagione, e anche se Bruce Grobbelaar respinse il suo primo tiro non poté impedirgli di ribattere a rete.
Alan Hansen: “Feci l'errore di seguire il passaggio di Peter Reid per Lineker. Guardai la palla invece di girarmi, e lui era ormai lontano da me.”
Jan Mølby: “Credo che nel primo tempo sentimmo un po’ troppo la partita. Nessuno di noi aveva giocato in finale di FA Cup, prima, mentre l’Everton era stato lì negli ultimi due anni.”
Mark Lawrenson (giocatore del LFC 1981-88): “L’Everton dominò il primo tempo e ricordo che nell’intervallo Ronnie Moran ci fece una giusta ramanzina.”
Kevin Sheedy (giocatore dell’EFC 1982-92): “Fu favoloso andare a riposo sull’1-0. Nell’intervallo sentivamo di essere in fuga sul Liverpool. Io ebbi una buona occasione e calciai a lato. Eravamo al top in quel momento.”
Kenny Dalglish (giocatore/allenatore del LFC 1985-90): “Uno dei doveri più importanti di un allenatore è quello di motivare i giocatori nell’intervallo. Dissi loro ‘Siamo stati magnifici per tutta la stagione, mancano 45 minuti, andiamo a scrivere il nostro destino’. Non fu proprio un discorso da Churchill, ma i giocatori risposero.”
Il secondo tempo cominciò com'era terminato il primo, con i Blues a comandare il gioco, ed il Liverpool dovette ringraziare Bruce Grobbelaar se rimase in partita, visto che un erroraccio di Hansen a momenti non dava a Graeme Sharp l’occasione di incrementare il vantaggio dell’Everton.
Bruce Grobbelaar (giocatore del LFC 1981-94): “Ero uscito dai pali per ricevere il retropassaggio, ma Alan la colpì male e io rimasi bloccato, irrimediabilmente fuori posizione. Tornai indietro il più velocemente possibile e saltai come un canguro per raggiungere la palla. Me lo aveva insegnato Craig Johnston. Se avessi provato a prenderla, sarei andato in rete con la palla.”
Craig Johnston (giocatore del LFC 1981-88): “Brucie era un grande portiere e quella parata fu straordinaria, qualcosa di fuori dal mondo.”
Alan Hansen: “All'inizio del secondo tempo pensai tra me e me ‘Qui si mette male’, ma sapete cosa è successo...”
Al 57’ minuto, il terzino destro dell’Everton Gary Stevens concesse palla ai Reds, Ronnie Whelan approfittò di questo errore e scambiò con Jan Mølby per servire Rush, che con freddezza colpì a rete.
Kevin Sheedy: “Ci era stato detto di affrontare il Liverpool e non sederci e dar loro l'iniziativa. Questo è esattamente quello che facemmo. Ma Ian Rush è un maestro ad afferrare al volo le mezze occasioni. Fu un brutto errore lasciarli pareggiare, improvvisamente sembrarono sopraffarci.”
Ian Rush: “Jan Mølby piazzò una palla appena dietro la loro difesa e improvvisamente ecco l'occasione. Raggiunsi il pallone poco prima di Bobby Mimms, lo aggirai e feci rotolare la palla nella rete vuota. Nella mia testa ci fu un'esplosione, qualcosa che non avevo mai provato prima.”
Jan Mølby: “Eravamo stati molto timidi nel primo tempo, ma dopo il pareggio tutto si mise per il verso giusto e non avremmo perso.”
Con il grande Mølby a correre a centrocampo ed a disputare una delle sue migliori partite con i Reds, a poco a poco il Liverpool prese il controllo di quanto stava accadendo e, con l’Everton ancora sotto shock per aver concesso il pareggio, Craig Johnson colpì i Toffees con un tapin a distanza ravvicinata, frutto di un cross di Rush.
Alan Hansen: “Sul 2-1 toccava a loro soffrire. L’unico problema che mi rimaneva era assicurarmi di salire i gradini per ricevere il trofeo dalle mani del coach.”
La ciliegina sulla torta di un indimenticabile pomeriggio arrivò a sei minuti dal termine. Fu ancora grazie a Mølby e Whelan, e Rush aggiunse l’ultimo tocco decisivo.
Ian Rush: “Quell’ultimo goal fu un classico esempio del miglior Liverpool, con Jan Mølby e poi Ronnie Whelan a costruire un’occasione per me.”
Kenny Dalglish: “In seguito mi venne data una foto del secondo goal di Rush. Era stata fatta con una macchina fotografica motorizzata e ho potuto vedere Rush posizionarsi per colpire la palla e poi la parte conclusiva dell’azione. Era una sequenza fantastica.”
Jan Mølby: “Senza voler sembrare presuntuoso, in quella partita mi mancò solo il goal, eppure ebbi un paio di buone occasioni per segnare. Sarebbe stato bello realizzare un goal, ma il calcio è un gioco di squadra e non importa chi segna, quello che conta è vincere. Alla fine della giornata, avevo partecipato a tutti e tre i nostri goal, una cosa fantastica.”
Al fischio finale la metà rossa dello stadio diede il via a festeggiamenti pieni di gioia. Dopo anni di tentativi il Liverpool aveva finalmente aggiunto il suo nome a quello delle (poche) squadre che avevano vinto l’ambito double campionato e FA Cup. A rendere il tutto ancora più straordinario fu il fatto che il double arrivò nella prima stagione di Kenny Dalglish da giocatore/allenatore.
Kenny Dalglish: “I ragazzi si impegnarono molto e fecero tutto ciò che avevo chiesto loro di fare. Ero felice per loro tanto quanto lo ero per me. Ho solo azzeccato la giusta formazione. Fu un momento di orgoglio. Avevamo fatto tanto per vincere il campionato - la vittoria di Wembley per noi era solo la ciliegina sulla torta.”
Alan Hansen: “Era difficile credere che, nonostante tutti i successi ottenuti da Bob Paisley e Joe Fagan, la FA Cup mancava al club dal 1974. Sembrava quasi che ci fosse il malocchio su di noi. Poi nel primo anno di Kenny come allenatore, eccola lì. Il debutto da allenatore di Kenny non avrebbe potuto essere migliore. Fu un’ottima stagione per noi.”
Ian Rush: “La sua prima stagione da allenatore era stata un successo incredibile. Vincere l’FA Cup mentre giocava ancora, poi, rese tutto più straordinario.”
Kenny Dalglish: “Alla fine della partita i tifosi dell’Everton dovevano essere assolutamente a pezzi Avevano perso il campionato, vincevano 1-0 fino all’intervallo nella finale di FA Cup per poi essere sconfitti 3-1. Deve essere sembrato un brutto sogno.”
Dopo una notte di festeggiamenti nella capitale, Liverpool ed Everton tornarono nella Merseyside insieme per fare un giro della città il giorno dopo, su un bus scoperto, ma per i giocatori di una delle due squadre fu un ritorno a casa di gran lunga più memorabile.
Jan Mølby: “Durante il volo ci fu una leggera discussione tra i giocatori a proposito dello spazio sull’aereo. ‘Muovi il tuo culone da qui’, gridò il terzino dell’Everton Pat Van Den Hauwe al piccolo Sammy Lee. ‘Mi dispiace’, rispose Sammy, ‘ma cosa vi aspettate? Ho due medaglie in tasca!’.”
Kenny Dalglish: “Dopo il giro feci un salto al negozio di fish&chips della mia zona. Là dentro c’era Paul Bracewell dell’Everton. ‘Sei l’ultima persona che voglio vedere’, disse. Mi comportai con diplomazia, evitando di chiedere delle double chips!” |