1901: Il primo titolo di campioni d’Inghilterra
Appena otto anni dopo essere entrato a far parte della Football League, il Liverpool Football Club salì ai vertici del calcio Inglese grazie ad un titolo che avrebbe aperto la strada alle future generazioni di Anfield. I semi di questo successo furono sparsi nel 1896, quando il leggendario Tom Watson fu assunto come manager della squadra. L’impatto che avrebbe avuto sul club fu enorme. Uno dei suoi primi acquisti importanti fu il grande Alex Raisbeck, nel 1898, intorno al quale fu costruito il primo Liverpool dei campioni.
Con Raisbeck a guidare la squadra dalla retroguardia, l’affidabile Bill Perkins tra i pali, il nazionale scozzese Billy Dunlop come terzino, Jack Cox come ala ed il promettente bomber Sam Raybould nelle sue fila, il Liverpool diede il via alla stagione 1900/01, considerata ancora oggi una delle migliori di sempre.
Era l’epoca degli “handlebar moustache” (“baffi a manubrio”), l’epoca in cui i giocatori del Liverpool si cambiavano nel vicino Sandon Pub ed andavano in trasferta in treno o in calesse trainati da cavalli. Anfield ospitava solo 20.000 spettatori e, durante la settimana, le capre pascolavano sugli spalti coperti d’erba, mentre la guerra anglo-boera in Sudafrica e la fine imminente del regno della Regina Vittoria occupavano le prime pagine dei giornali.
I goal di Robertson, Satterthwaite e Raybould fecero sì che la stagione del Liverpool cominciasse in maniera perfetta: alla prima giornata di campionato, il Blackburn Rovers fu sconfitto 3-0 ad Anfield davanti ad una folla di 20.000 spettatori. I Reds presto trovarono il loro ritmo e, dopo una vittoria per 2-1 contro lo Stoke City, toccò al West Bromwich essere nettamente sconfitto per 5-0: tre vittorie su tre per gli uomini di Tom Watson, anche se in vetta alla classifica, in virtù del maggior numero di gare giocate, vi era l’Aston Villa.
Il centravanti Sam Raybould, insieme a Tommy Robertson, aveva segnato in ognuna delle prime tre partite ed andò nuovamente a rete davanti ad un Goodison Park tutto esaurito nel derby della Merseyside. Il suo goal al 46’ annullò il vantaggio dell’Everton nel primo tempo, ma non ci sarebbero state altre reti ed il record del Liverpool, 100% di vittorie, si concluse.
La settimana successiva, il Sunderland favorito per il titolo inflisse ai Reds la prima sconfitta della stagione trionfando 2-1 ad Anfield e mettendo così fine all’imbattibilità della squadra di Watson. Per il manager perdere contro la sua precedente squadra fu un boccone difficile da mandare giù, ma sarebbe stato lui a ridere per ultimo alla fine della stagione. Il Notts County ed i Wolves ripeterono l’impresa del Sunderland, nel momento in cui il Liverpool era temporaneamente uscito dal gruppo delle inseguitrici alla vetta della classifica, ma uno straordinario 5-1 inflitto agli avversari per il titolo dell’Aston Villa riportò la fede ad Anfield.
Nonostante quell’incoraggiante performance, i Reds in quel periodo erano tormentati dalla mancanza di continuità ed incontrarono ulteriori difficoltà contro lo Sheffield Wednesday e lo Sheffield United, prima della vittoria per 4-3 contro il Manchester City. Una vittoria che ridiede fiducia alla squadra e che fu frutto di uno scontro emozionante, con Andy McGuigan che agguantò il goal decisivo dopo che i padroni di casa avevano chiuso il primo tempo avanti 3-2.
Alla fine dell’anno, però, anche il più ottimista dei tifosi del Liverpool avrebbe pensato che il titolo era ormai fuori portata e, anche se il nuovo secolo cominciò con una vittoria casalinga per 3-1 sullo Stoke, le successive sconfitte in casa contro l’Everton ed in trasferta contro il Bolton sembrarono uccidere le ultime speranze rimaste.
Intorno alla metà di febbraio il Liverpool languiva ottavo in classifica, a nove punti dalla capolista Nottingham Forest, ma grazie a quello che in futuro sarebbe diventato un marchio di fabbrica del Liverpool vincente in campionato, uno straordinario slancio finale vide i Reds emergere dalla desolazione per intrufolarsi nella corsa al titolo. Il 23 febbraio Watson portò la squadra al suo vecchio Roker Park e ritornò a casa con un sorriso di soddisfazione, dopo che un unico goal di Jack Cox assicurò ai suoi una fondamentale vittoria per 1-0 che si sarebbe rivelata l’inizio di un’ardua corsa senza sconfitte.
I Wolves, l’Aston Villa ed il Newcastle furono in seguito tutti sconfitti quando i Reds ritornarono lentamente al top della classifica. Inoltre il goal-vittoria siglato da Raybould l’8 aprile ad Anfield, al 75’ del match contro il Notts County secondo in classifica, fu determinante, portando i Reds a –5 dal Sunderland capolista a tre partite dalla fine del campionato: la fortuna cominciava a girare dalle parti della metà rossa della Merseyside.
Il giorno di Pasquetta, la vittoria contro lo Sheffield United, ottenuta grazie ad un altro goal del capocannoniere Raybould, vide il Liverpool guadagnare terreno sui Black Cats alla fine di una stagione che si stava concludendo con un’entusiasmante scalata dei Reds.
Il Nottingham Forest era ancora in corsa per la leadership, ma all’ultima gara ad Anfield della stagione i goal di Cox e Goldie spensero le ambizioni dei Forest e mantennero i Reds nella corsa al titolo. Tre giorni prima, il Sunderland aveva concluso la propria stagione con una vittoria per 2-0 sui rivali del Newcastle e si trovava ancora in cima alla classifica in virtù di una differenza media di reti subite leggermente migliore (non era ancora in vigore, infatti, la differenza reti così come la si conosce oggi).
Il destino del campionato 1900/01 dipendeva quindi dal risultato dell’ultimo match stagionale del Liverpool, in programma Lunedì 29 aprile sul campo del West Brom. Ai Reds sarebbe bastato un solo punto contro i già retrocessi Baggies. Ci si aspettava che il West Bromwich rinunciasse a giocare e consegnasse ai Reds il titolo su un piatto d’argento, ma nulla avrebbe potuto essere più lontano dalla verità. Fin dal fischio d’inizio del match, i Baggies lottarono come se da quella partita dipendessero le loro vite ed il Liverpool tirò un sospiro di sollievo nell’andare all’intervallo in vantaggio di una rete a zero grazie al goal di Walker, abile a ribadire in rete un tiro di Raybould parato dal portiere avversario. Il secondo tempo vide i padroni di casa bombardare la porta del Liverpool difesa da Bill Perkins, ma i Reds riuscirono ad ottenere i due punti (la vittoria, infatti, non valeva ancora 3 punti ma 2) e, soprattutto, il loro primo titolo in Division One.
Fu un meritato trionfo ed una replica perfetta a coloro che avevano dato per finite le chance del Liverpool all’inizio della stagione. Perkins, Goldie e Robertson giocarono tutte le partite, Raybould si laureò capocannoniere con 16 reti e Raisbeck guidò la squadra in qualità di grande capitano.
Nel riassumere la stagione, il Liverpool Echo scrisse “E’ stata una lotta fino all’ultima giornata tra Liverpool e Sunderland, ma ad Anfield nessuno si è mai dato per vinto. Dall’inizio dell’anno hanno perso solo due volte. Il Liverpool è l’unica squadra ad aver segnato più goal fuori casa (23, contro i 22 del Sunderland) che tra le mura domestiche. Questo è un grande risultato. In trasferta i Reds hanno ottenuto sette vittorie e cinque pareggi, assicurandosi 19 punti sui 34 disponibili fuori casa, più della metà. In casa hanno vinto 12 volte e pareggiato due, battendo gli avversari con un risultato medio di 3-1. Tutto ciò indica l’assoluta eccellenza della squadra, la cui difesa detiene il miglior record dell’intero campionato. Inoltre il Liverpool vanta il maggior numero di reti nel torneo, 59, contro le 57 del Sunderland.”
Dopo la vittoria contro il West Brom, quella sera i neolaureati campioni d’Inghilterra tornarono alla stazione centrale di Liverpool, dove migliaia di tifosi erano in attesa di dar loro il benvenuto. Raisbeck fu portato in spalla per le strade affollate della città, mentre un’entusiasmante resa di “The Conquering Hero” da parte di una banda di flauti e tamburi fu la perfetta colonna sonora di quel meraviglioso momento.
Alla fine i giocatori ed i dirigenti tornarono ad Anfield su una carrozza trainata da cavalli ed il trofeo della League Championship fu posto con orgoglio nella sala trofei per la prima, ma certamente non ultima, volta. |